Chiesa Santa Croce

Chiesa Santa Croce (Parrocchia) : La chiesa situata nel Borgo Antico, conosciuta anche come Chiesa Madre, è databile 1321, quindi romanica, probabilmente è sorta su una precedente ed ha subito diversi rimaneggiamenti ed ampliamenti nel corso dei secoli. Quella che vediamo oggi è frutto dei lavori di restauro con la consacrazione il 1 Maggio 2000. La facciata principale neoclassica è stata realizzata su progetto dell’architetto Giuseppe Gimma nel 1803, ed è sormontata da un grande timpano. Il portale in bronzo è un’opera con scene dell’Apocalisse dell’artista Gino Colapietro e istallato a completamento dell’ultimo restauro. Per il resto la chiesa appare nella sua estensione su Piazza Santa Croce in stile romanico con un bel campanile a due piani con bifore e archetti ricostruito nel 1550 dopo la distruzione nel 1348 del precedente ad opera dell’assedio delle truppe ungheresi (vedi storia). L’interno è a tre navate con colonne sovrastate da archi a tutto sesto e cappelle laterali con volte a vela, e si conclude con un’ampia abside. Opere pregevoli sono la bellissima Madonna con Bambino del XVI secolo attribuita a Stefano da Putignano, una pregevole Fonte Battesimale ad immersione del XIII sec., la bellissima statua in legno di San Rocco che viene portata in processione nei giorni della Festa del Santo Protettore (2° sabato-domenica-lunedì di settembre), la tela della Invenzione della Santa Croce di Scuola Napoletana del XVII sec., la reliquia del legno della Croce, il Crocifisso di Adolfo Rollo nella cripta. Da questa si accede a un antico sepolcreto venuto alla luce durante i lavori di restauro nel 1996-97 e che hanno richiesto l’intervento della Soprintendenza Archeologica Puglia. . Mentre le camere sepolcrali ampie poste sotto le navate sono accessibili e visitabili, il cimitero vero e proprio lo sarà solo a mezzo telecamere in quanto non è di facile accesso. Questo è articolato su due livelli sovrapposti, probabilmente residuo di un’area cimiteriale più estesa compromessa poi dalla costruzione della chiesa romanica. Nel livello superiore sono state ritrovate 18 tombe in pietra occupate da 102 soggetti infantili, la cui indagine antropologica ha evidenziato la causa di morte dovuta alle scarse condizioni igienico sanitarie e scarsa nutrizione. Nel livello inferiore sono state ritrovate 12 tombe con 68 soggetti adulti dei quali sono stati individuati il sesso, l’età, , la statura , il peso, l’attività lavorativa, l’alimentazione, le patologie e le caratteristiche morfologiche che hanno permesso di individuare tra questi alcuni soggetti appartenenti a tipologie negroidi, per i quali l’esame al Carbonio C14 effettuato dall’Institute Physiche Participle di Zurigo ha indicato la datazione del 875 d.C. che coincide con l’influenza musulmana dovuta al periodo dell’Emirato Arabo a Bari. E’ probabile quindi che in questo periodo a Casamassima fosse presente una comunità di saraceni ben inseriti nella popolazione locale.