Itinerario

agro-turistico




Lama San Giorgio

–Le lame sono delle fratture rocciose carsiche paragonabili a canaloni che portavano acqua, per lo più piovana, dall’interno verso il mare a ridosso dei dintorni costieri di Bari ove se ne contano nove, e che probabilmente erano letti di antichissimi fiumi. Casamassima è attraversata dalla Lama San Giorgio, la più lunga di circa 44 km che parte dal Monte Sannace a Gioia del Colle e dopo aver attraversato Sammichele, Turi, Casamassima, Rutigliano, Noicattaro e Triggiano, termina a San Giorgio, e che dal 1997 rientra tra le aree naturali protette della Regione Puglia, per l’interesse naturalistico, paesaggistico, archeologicoe culturale. Percorrendo la lama si attraversano ancora oggi tratti di natura incontaminata che nascondono grotte e cavità, con flora anche rara tra cui e l’arbustiva quercia spinosa, e un fitto strato arbustivo e di cespugli come il lentisco, il biancospino, il pungitopo, la rosa canina, la salpariglia, il cisto di Montpellier e le straordinarie orchidee spontanee dei generi ophrys, orchis, serapis. Altrettanto ricca è la fauna della quale alcune specie anche rare di uccelli e farfalle trovano l’habitat ideale nei tratti di vegetazione fitta. Nei giorni primaverili è piacevole ascoltare il canto di uccelli come l’ochicotto, la capinera e la cappellaccia e osservare i grandi nidi della ghiandaia e della cornacchia grigia. Altri periodi sono caratterizzati dalla presenza del tordo bottaccio, il merlo, il fringuello, la beccaccia, il gheppio, la civetta , il barbagianni. Vi sono poi gli uccelli migratori come l’albanella reale, il falco cuculo, il rigogolo, lo stiaccino soprattutto nel Bosco di Marcedde. Insieme a questi la volpe, il tasso, la faina. Lungo la lama si trovano chiesette rurali, tra cui la Badia di San Lorenzo, e antiche masserie.


Boschi e Macchie

L’area boschiva di maggior interesse naturalistico nel nostro territorio è “Marcedde” , una macchia mediterranea dell’estensione di dieci ettari situata lungo la Lama San Giorgio, prevalentemente formata da due diversi tipi di querce come la roverella, e il fragno, e ricca soprattutto di uccelli, in parte descritti nel paragrafo di Lama San Giorgio. Si accede da via Pietà superando il cavalcavia fino al bosco.